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Produzioni

C'ERA TUTTA LA MATERIA DEL MONDO 1.3

2024

  • c'era tutta la materia del mondo

di e con Sara Sicuro


“Il tentativo continuo di entrare dentro le cose, di essere le cose. Di essere niente. O forse il canto di un pettirosso...”
Sara

C’era tutta la materia del mondo 1.3. è la terza tappa di una ricerca sulla gestualità, sul vissuto e sulle voci degli artigiani e dell’umanità nello svolgere mestieri antichi e sul valore meditativo del lavoro. Dopo aver realizzato un docu-film, da un nucleo di gesti raccolti è iniziato un processo creativo rivolto al corpo come materia generativa, al movimento e alle memorie primitive, biografiche e collettive.
Nella preistoria dell’uomo un impulso teso al benessere collettivo ha generato la necessità di lavorare la materia e trasformarla. La coreografia dispiega una danza materica ed intima; uno stare in relazione tra il tangibile e l’intangibile; un paesaggio interiore che rivela nostalgia di un passato fatto di voci, gesti e comunità antiche. Il progetto può essere presentato sia come “Dittico”, formato dalla performance dal vivo, astratta e metaforica e dalla successiva proiezione del video/documentario (secondo video) ; oppure come sola performance dal vivo (primo video).

Crediti

Ideazione, Coreografia, Danza, Regia e interviste Docu-film: Sara Sicuro

Consulenza Drammaturgica: Elena Giannotti

Musiche: Spartaco Cortesi

Costume: Santi Rinciari

Produzione: Company Blu

Musiche: Spartaco Cortesi


Realizzato con il sostegno di Versiliadanza, Artinvita Festival Internazionale degli Abruzzi, Spazio Matta, Comune di Pescara, ChilleDelaBalanza, Comune di Tricase.

(PRIMO STUDIO)

2022

di e con Sara Sicuro


Il lavoro coreografico e performativo proposto mira a porre lo spettatore ad interrogarsi circa il valore del tempo, nello specifico del tempo in varie pratiche di lavoro (artigiani e operai).
Il corpo vive dentro il tempo, dedito alla costruzione della bellezza, quando è libero da possibili forme di degradazione. Il tempo sembra scorrere più lento e dilatarsi quando...’prendo il tempo che ci vuole’. Stare dentro il tempo, agire, scegliere, percepire, modellare e trasformarsi.
Un dialogo fra la performer e le voci, le posture e i gesti degli artigiani e degli operai incontrati durante il percorso di ricerca artistica e di vita. Lavoratori della materia, testimoni delle direzioni del tempo e del suo annullamento. Un susseguirsi di quadri gestuali, sonori e ambientali che interrogano sul valore del lavoro e del tempo.

Crediti

Concept coreografia danza: Sara Sicuro

Musiche: Marco Mazzi

Foto: Paolo Lauri

Sostegno al primo studio


- Chille de la Balanza, Firenze
- Company Blu, Sesto Fiorentino

Lavoratori intervistati


- Paolo Sorgentone (liutaio),
- Marianne Kronholm (falegname),
- Dario Salvetti (operaio GKN)